L’Auricoloterapia, scoperta dal Dott. Paul Nogier nel 1951, è una tecnica riflessa che utilizza il padiglione auricolare a fini terapeutici (Fig.1)
E’ dunque una riflessoterapia. Questa tecnica si basa sul fatto che l’orecchio, grazie alla sua ricca innervazione e vascolarizzazione, presenta connessioni molto importanti con il Sistema Nervoso Vegetativo (SNV) (Fig. 2 e 3).
Soltanto in casi di uno squilibrio fisiologico di una regione del corpo, apparirà sull'orecchio un punto di proiezione riflessa dolorosa alla palpazione o sensibile ad un rilevatore elettrico di punti. Il ruolo dell’Auricoloterpia è prezioso nel trattamento del dolore soprattutto in Traumatologia e Reumatologia consente infatti di riconoscere e trattare un problema osteo–articolare; rafforza l’efficacia di una seduta manipolativa, di una riprogrammazione Posturale Globale (RPG) non soltanto agendo sul dolore, ma normalizzando le reazioni neurovegetative del soggetto. Attraverso il trattamento riflesso di strutture del Sistema Nervoso Centrale (SNC), aiuta a migliorare il lavoro integrato degli emisferi cerebrali, migliorando la coordinazione generale. L’Auricoloterapia, così come proposta dal Dott. Nogier, è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), come terapia che può agire positivamente sullo stato di salute del paziente in via riflessa. Il Dott. Paul Nogier, medaglia d’oro della Società d’incoraggiamento al Progresso per i suoi innumerevoli lavori, ebbe un’intuizione geniale, scoprendo l’esistenza di una perfetta corrispondenza somatotopica tra padiglione auricolare ed essere umano, vedendo nell’orecchio l’immagine di un feto capovolto, in cui il lobo, rivolto nella porzione inferiore, corrisponderebbe quindi alla testa dell’individuo mentre mani e piedi si troverebbero nella parte
Ciò è stato scientificamente dimostrato da studi di Neurofisiologia Umana condotti. Ogni punto del corpo, possiede una corrispondenza nell’orecchio, messa in evidenza non in un soggetto sano, ma solo quando una regione del corpo perde il suo equilibrio fisiologico che il punto di proiezione a livello dell’orecchio diventa evidente. L’orecchio quindi, si può considerare una mappa sulla quale si fanno delle rilevazioni, ma anche un quadro di comando grazie al quale si può intervenire sulla malattia (Fig.5 a).
Da un punto di vista Anatomico, l'orecchio presenta la forma di un imbuto circondato da parti cartilaginee e carnose. Distinguiamo 3 parti: Conca, Elice e Antelice (Fig 5 b.).
La Conca rappresenta la parte centrale, incavata nel padiglione auricolare, la cui forma ci permette di paragonarla ad un imbuto. In essa si proietta tutto ciò che è di origine endodermica: vie aeree superiori e polmoni, addome, fegato, colecisti, milza, pancreas, intestino, vescica urinaria, diaframma. L’Elice, si trova nella conca, proprio al centro e viene distinta in: Radice, Gamba e Ginocchio. Il lobulo prolunga la coda dell’elice. Nella coda dell’Elice si proiettano: Encefalo, midollo spinale e tronco cerebrale (Bulbo, Ponte e Mesencefalo). L’Antelice fa parte della regione libera dell’orecchio, e si colloca proprio sopra la conca. In esso vi si proiettano: gli arti, le articolazioni,la colonna vertebrale, le coste, il cuore, gli organi genitali ed il Rene. Infine abbiamo il Trago, il quale sovrasta il forame acustico, la cui parte esterna corrisponde a quella parte del Sistema nervoso che collega i 2 emisferi cerebrali: Corpo calloso, commessure bianche e fibre interemisferiche (Fig.6).
Un Palpatore a pressione di 250 gr
Una serie di Bastoncini di vetro
Aghi d’acciaio (Fig. 7)
Ricerca Elettrica: Agiscop DT (Fig. 8)