L’omeopatia, dal greco Omoios (simile) e Patos (malattia), introdotta dal Dott. Hanemann, è la terapia in cui si applica il principio dei simili, che consiste nel dare al malato in piccola dose la sostanza che, sperimentata sull’uomo sano, riproduce i sintomi osservati (Doctrine de l’homeopathie francaise – L Vannier 1949). Il rimedio omeopatico fonda le sue proprietà terapeutiche nella possibilità di attivare le capacità di autoguarigione dell’organismo procedendo nella stessa direzione verso cui sta andando il sistema difensivo dello stesso. La malattia è l’espressione della lotta che l’organismo compie per neutralizzare ed eliminare le tossine responsabili dello stato patologico ed i sintomi altro non sono che tentativi di guarigione. L’uomo non viene visto come un insieme di organi,ma è inquadrato nella sua totalità, tenendo presente l’inscindibilità tra Psiche e soma (Donde le malattie di origine Psicosomatica). I sintomi vengono considerati nella loro totalità: ogni malattia, sebbene localizzata in un organo, è espressione dello squilibrio dell’intero organismo. I principi su cui si basa l’Omeopatia sono 3: Dosi infinitesimali – la Legge dei simili – il concetto di Totalità (Aspetto Olistico dell’uomo).
L’omotossicologia (etimologicamente: studio dei fattori tossici per l’uomo),nasce in Germania ad opera del Dott. Reckeweg ed identifica nelle Omotossine la causa a cui ricondurre tutte le malattie, avendo come razionale terapeutico la Detossificazione ed il Drenaggio. L’Omotossicologia rappresenta il perfetto punto d’incontro tra Allopatia ed Omeopatia (Fig.1),
rivolgendosi alla più moderna Fisiopatologia (Anamnesi – esame obiettivo – interpretazione dei dati di laboratorio – valutazione degli esami strumentali. Non si cura la malattia, non si cura l’ammalato, ma curiamo quella data malattia in quell’ammalato specifico!!! Qualunque organismo subisce continuamente l’attacco di un’enorme quantità di fattori stressanti (StressorS), che definiamo Omotossine Esogene(Batteri,Virus, Tossine alimentari, Fattori d’inquinamento ambientale, farmaci, ecc) ed Omotossine Endogene (prodotti intermedi dei diversi metabolismi, cataboliti finali, ecc) – Fig. 2.
Secondo la teoria di "Von Bertanlanffy", secondo cui l’organismo viene paragonato ad un sistema di flusso in equilibrio dinamico (equilibrio che muta continuamente, adattandosi alle diverse circostanze,agli attacchi interni ed esterni per conservare la propria integrità), se l’omotossina non è particolarmente virulenta e se i sistemi emuntoriali sono efficienti,essa attraversa l’organismo senza interferire con la sua omeostasi,che resterà pertanto in una condizione dinamica di equilibrio, cioè di salute. Al contrario, se le tossine sono particolarmente aggressive o se i sistemi di drenaggio emuntoriale non sono sufficienti, si verrà a creare un’alterazione dell’equilibrio che l’organismo cercherà di compensare, innescando tutta una serie di meccanismi supplementari di autodifesa avendo cosi:le malattie. Quindi le malattie rappresenterebbero la lotta dell’organismo contro le Omotossine al fine di neutralizzarle ed espellerle,ovvero sarebbero l’espressione della lotta dell’organismo nel tentativo di compenso dei danni provocati irreversibilmente da esse (Fig. 3).
La malattia quindi la dobbiamo inquadrare come un fenomeno di accumulo tossinico, rappresentando il meccanismo per mezzo del quale l’organismo opera la propria depurazione. A seconda dell’entità dell’aggressione, e dell’integrità del sistema difensivo autologo, l’organismo manifesterà quadri clinici differenti che, nella Tavola delle Omotossicosi Fig.4), Omotossicosi Fig.4),
sono classificati in 6 Fasi,rappresentando i vari gradi di reattività attraverso i quali l’organismo cerca di mantenere o ripristinare la propria omeostasi, ossia il proprio stato di salute. Nella tavola è possibile identificare:
Rappresentano situazioni patologiche a prognosi favorevole, in quanto esprimono una buona reattività dell’organismo. In questo caso le tossine si accumulano a livello del letto capillare ematico e linfatico e del liquido extracellulare mesenchimale. Vengono divise in:
a)Fase di Escrezione: le tossine non vengono neanche a contatto con le cellule epiteliali delle mucose,
ma vengono inglobate ed espulse con le secrezioni fisiologiche. In tale stadio l’organismo esprime la sua
completa efficienza drenante (ad esempio il sudore).
b)Fase di Reazione (o Infiammazione): l’organismo, grazie al processo di infiammazione in atto,
neutralizza e poi espelle le tossine penetrate nel sistema di flusso e non eliminate nella fase di escrezione
precedente (ad esempio l’acne).
Rappresentano situazioni patologiche in cui le tossine localizzano dapprima a livello della sostanza
fondamentale del connettivo e solo in un secondo tempo a livello cellulare. In questo caso le tossine si
accumulano a livello della sostanza fondamentale amorfa del connettivo fibrillare lasso pericellulare.
Vengono divise in:
a) Fase di Deposito: l'organismo, nell'intento di mantenere inalterato il suo equilibrio, accumula a
livello connettivale le tossine che in un primo momento gli emuntori (Reni, fegato, intestino, apparato
respiratorio, pelle) non sono riusciti ad espellere e che nella sua successiva fase di reazione neppure a
neutralizzare. E' una fase a prognosi ancora favorevole.
b) Fase di Impregnazione: in tale fase le tossine si localizzano a livello parenchimale iniziando a
destrutturare la cellula attaccando per i primi i sistemi enzimatici (E' una fase a prognosi intermedia).
Rappresentano situazioni patologiche in cui la prognosi non è più favorevole, per la scarsa reattività
dell'organismo,tipica di un'alterazione funzionale. In questo caso le tossine si accumulano a livello intracellulare.
Vengono divise in:
a) Fase di Degenerazione: il perdurare dell'accumolo delle tossine di impregnazione, determina il
danno dell'organulo intracellulare con conseguente degenerazione dei tessuti.
b) Fase di Dedifferenziazione (o neoplastica): la stimolazione infiammatoria cronica delle cellule può
determinare la dedifferenziazione in cellule anomale che a causa della scarsa efficienza delle difese organiche,
prenderanno il sopravvento sull'intero organismo.
La tecnica consiste nell’iniettare al paziente, sottocute o per via intradermica, piccole quantità di farmaci omeopatico - omotossicologici in soluzione sfruttando così due vantaggi:
La stimolazione a livello epidermico, dermico, mesodermico per effetto dell’immissione di un ago determina:
L’azione dei farmaci Omeopatico-Omotossicologici ha grande rilevanza terapeutica perché sfrutta farmacologicamente la:
Un principio attivo, chimico o fisico, applicato ad un sistema vivente, esercita un’azione inibente a dosi elevate, regolatoria a dosi medie e stimolante a dosi basse”
Con i farmaci Omeopatico - Omotossicologici il rischio di intolleranze, allergie ed effetti secondari è nullo, per cui è possibile trattare più patologie contemporaneamente e il loro utilizzo anche in gravidanza.
Nella Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.) l’energia penetra nel corpo umano attraverso vie sulla pelle; queste vie sono costituite dai punti di agopuntura, canali lungo uno speciale sistema di meridiani che corre profondo sotto il tegumento, fino alle strutture organiche sottostanti. Al centro dell’Agopunto, sono collocati: un dotto linfatico di medio calibro, un’arteriola ed una venula tutti a decorso sinuoso,circondati da elementi nervosi autonomi, nervi sensitivi di diverso calibro e recettori. L’insieme realizza una struttura di circa 70 – 100 micron.